L'equilibrio
non è perfezione e tanto meno esclusione di qualcosa che potremmo considerare “ingombrante”.
Non è nemmeno essere bravi a camminare su un filo in isolata solitudine, quasi
sospesi, per non toccare mai lo spazio circostante e ancor meno caderci dentro.
Chissà, forse è concentrazione di opposti; accumulo di energie diverse;
proprietà differenti, per scampare, da quella che gli scienziati chiamano; “morte
termica dell’Uni-verso” che, personalmente preferisco pensare “Multi-verso”. L’equilibrio,
dunque, chiedendo scusa a coloro che sanno dare una ragionevole e matematica spiegazione ,
non esiste, se non come partecipazione di alchemici pezzi, o di differenti
persone o ancora: di infinite creatività. Ogni realtà, repressa, eliminata o
esclusa, non è la fine di quella precisa realtà, ma è, appunto, la morte
energetica del “Multi-verso”. (la fotografia è di B. Zoppi)
1 commento:
sei troppo geniale
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