lunedì 5 luglio 2010

Associazioni e associazionismo


Vedo che
associazioni,
fondazioni, ecc. nascono come funghi. Pur domandandomi perché, non è mia intenzione, in questo momento, entrare nei dettagli delle risposte che potrebbero essere molte e diverse, ma piuttosto cogliere l'occasione per fare un'autocritica e riscattare il senso di questi infiniti spazi associativi. Associazione, un termine di origine latina, che indica un intenso reticolo di persone e idee, infatti nella quotidianità, sono molti gli aspetti della vita che si "associano":idee, oggetti, pensieri, persone... Associazione è uno spazio, forse un Facebook, non virtuale ma reale, dove si condividono intuizioni e analisi. Molte associazioni, o forse quasi tutte, nascono per portare avanti progetti comuni, aiutare altri gruppi di persone, prendersi cura, proteggere la natura...
Ma forse ciò che dovremmo riscattare è che questo spazio è fatto da soggetti. Ancor prima dunque di essere uno spazio di formulazioni di progetti e impegni, è uno spazio di incontro tra persone con storie, intuizioni e sensibilità diverse. Forse è qui che risalta qualcosa di specifico: l' interculturalità e l'interdisciplinarietà. Siamo persone che "associano" storie, visioni o "cosmovisioni", stili di vita ed esperienze sulla e nella realtà storica attuale. Un compito certamente difficile dunque, ma probabilmente uno dei più utili e significativi in questo momento storico in cui non si tratta solo di difendere la natura o i popoli, ma anche di ricercare e riconoscere linguaggi alternativi, come se fossimo intorno al tavolo di una associazione. Uno spazio reale non solo di progettazione per altri ma di autocritica e formazione per noi stessi che, come in ogni epoca, dobbiamo ancora imparare ad adattarci -come avviene sempre in ogni cambio di epoca- a nuove situazioni storiche. Allora l'associazione assume non tanto un ruolo assistenziale, ma un ruolo davvero culturale e politico, un laboratorio sociale per continuare a imparare a vivere. Un' arte davvero difficile, ma urgente.

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