lunedì 16 maggio 2011

L’acqua: lei sì ha memoria


Ho scritto e parlato diverse volte di Lei e molte scelte, molti gesti, molte prese di posizione, li ho sempre fatti in memoria di Lei: l’Acqua. In questi giorni in cui anche in Italia, il suo nome risuona in molti fori sociali e politici, sento che tutto ciò che facciamo non è solo “in memoria di Lei”, ma intuisco, anche se molto sommariamente, per non essere un’addetta nell’ambito della scienza e della medicina, che Lei, l’Acqua, ha una sua memoria. Senza entrare in complicate discussioni su questo tema esaltato dall’omeopatia o ignorato e criticato dalla farmacologia chimica e dalla medicina classica, raccolgo alcuni spunti e li propongo come riflessione in questo teatro di dibattito sociale e politico, ormai aperto da anni. L’acqua, così libera interiormente da far sì che le sue molecole possano assumere varie forme che ispirano, ogni volta, la costruzione di strutture sempre diverse, ma che ogni volta può anche tornare ad essere se stessa ma comunque portando con sé, la memoria dell’elemento con cui ha avuto un contatto.



E’ attorno a Lei che, ancora una volta, si riuniscono tante persone; marce, scioperi della fame o giornate di digiuno, come per esempio quella del prossimo 9 di giugno, in Piazza San Pietro, convocato da sacerdoti e suore ma aperto, come ogni appello per l’Acqua, a tutti: credenti e non credenti (Cfr. l’ iniziativa “Religiosi a pane e acqua” su facebook). Per Lei, raccolte di firme, seminari di studi o, addirittura “facoltà”, cioè spazi di studio in memoria di Lei. Ma non siamo solo noi che facciamo memoria di Lei, perché Lei, appunto, ha una memoria e ciò significa che il suo contributo è ancora più grande, non solo scientificamente, biologicamente, ma anche socialmente e politicamente, molto più grande di quanto pensiamo. In tutte queste iniziative l’Acqua non è solo l’oggetto della nostra attenzione, dei nostri più o meno eroici gesti; l’Acqua è presente, contribuisce, “ricorda” alla nostra memoria, tutti i compagni di viaggio che senza saperlo, senza essere ufficialmente parte di strategie politiche, ogni giorno soffrono con lei, per la sua assenza, la sua negazione o il suo assurdo sfruttamento.

Facendo memoria di Lei che non appartiene a nessuno, né ai governi, né ai privati; Lei stessa sarà presente in tutte queste manifestazioni e iniziative, e con Lei saranno presenti tutti coloro che Lei e solo Lei, porta con sé, nella sua memoria: saranno presenti i morti, i perseguitati, i “gassificati” e feriti del lungo aprile del 2000 in Cochabamba, denominato aprile della Guerra dell’Acqua. Saranno presenti i popoli che hanno subito e continuano a subire i bombardamenti che fanno saltare chilometri di acquedotti nelle città bombardate; saranno presenti gli 80 morti del distretto di Aden Yabal a nord-est di Mogadiscio e gli oltre 2,4 milioni di Somali senza cibo. Ci saranno gli 8 milioni di persone che ogni anno muoiono per sete o per malattie relative alla scarsità o alla cattiva distribuzione dell’aqua; saranno presenti i pesci, le alghe, i microrganismi dei mari contaminati dai nostri rifiuti tossici o dei ghiacciai.

Con Lei non vinceremo solo un referendum, ma ci impegneremo a cambiare vita, a “camminare fluidi”, in altro modo. Ripenseremo una politica insieme a tutti coloro dei quali l’Acqua ha memoria, perché la sete fisica rivendica altri stili di vita, certamente meno complicati ma più essenziali e responsabili, meno arroganti nei confronti di tutti e di tutto ciò che la vita ci ha dato, ma anche di quello che abbiamo inventato e che, oggi come oggi, è nostro dovere prenderce cura. Lei e la sua instancabile memoria ci aiuterà ancora a sospingere ispirazioni e idee nelle nuove generazioni e creatività come Lei è creativa. In Cochabamba, 11 anni fa, per Lei tremò un governo…chissà, forse ci sono dei gesti di cui Lei conserva memoria e, magari, ci aiuterà ad essere così liberi da denunciare ogni abuso e falsità. Noi, comunque e sempre un po’ malati di “proprietà privata” che, anche quando difendiamo l’Acqua, ci sentiamo i suoi unici tutori. Ma Lei ci insegnerà a cercarla, a usarla gratuitamente, con responsabilità, a farla circolare come deve circolare ogni piccola molecola di questo complesso universo; lei ci insegnerà a conoscerla e a conoscerci tra di noi, ma anche a restituirla là dove l’abbiamo rubata o la stiamo rubando.

2 commenti:

nadia.albini ha detto...

La Somalia sta morendo nel silenzio totale dei media. Decimata da lunghe file di persone alla ricerca di speranza che cercano riparo dalla fame e dalla sete e dai conflitti.
Un’emorragia inesorabile.
Acqua,acqua,acqua, bene prezioso che noi utilizziamo per tutto, per i nostri fiori i nostri giardini,per lavare la nostra macchina, per rinfrescarci da questo sole cocente,acqua nettare degli dei.
nadia

Anonimo ha detto...

bellissimo
grazie