Non sono molto abile nel ricordarmi date e ricorrenze, né di compleanni né di anniversari vari. Ma tra pochi mesi, si avvicina il giorno in cui una mia cara amica ha esteso le sue bellissime traiettorie esistenziali ed è entrata in altre dimensioni. E a quasi un anno dalla sua morte, mentre ritorna l’estate, che oltre tutto a lei piaceva tanto, ricordo Elda. Elda Pifferi: nata ad Arcidosso nell’estesa ombra dell’Amiata e vissuta quasi tutta la sua vita a Firenze. Amica per tanti; amica senza età e senza appartenenze ideologiche. Amica amante dei processi di liberazione dei popoli ma anche di singole persone. Amante del Nicaragua e un po’ delusa, dopo tanti anni, dall’oblio del sogno che aveva liberato la rivoluzione culturale e sociale di quel paese, così come quella anteriore di Cuba. Amica dell’arte e degli artisti.
Viaggiatrice rispettosa e attenta; gracile nel suo aspetto, ma molto tenace nelle sue piccole e grandi rivendicazioni. A lei oggi, con altre amiche che l’hanno appena conosciuta negli ultimi anni, ma con la gioia di tante altre persone che, invece, hanno condiviso con lei, tanto del suo tempo e dei suoi spazi, nella casa in via dello Sprone a Firenze. Spazi sempre aperti, tra libri, musica, oggetti antichi e di popolazioni di altri continenti, fotografie e quadri.
Viaggiatrice rispettosa e attenta; gracile nel suo aspetto, ma molto tenace nelle sue piccole e grandi rivendicazioni. A lei oggi, con altre amiche che l’hanno appena conosciuta negli ultimi anni, ma con la gioia di tante altre persone che, invece, hanno condiviso con lei, tanto del suo tempo e dei suoi spazi, nella casa in via dello Sprone a Firenze. Spazi sempre aperti, tra libri, musica, oggetti antichi e di popolazioni di altri continenti, fotografie e quadri.

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